LO SPETTACOLO DEL GIGANTESCO MAIS


È vero è proprio uno spettacole guardare queste gigantesche piante

ed il frutto che esse danno all'umanità.

Sono alte come o più dell'uomo

quasi a voler competere con lo stesso.

È grazie ai suoi frutti che otteniamo tanta energia per vivere a lungo.

Ci sfamano con i loro chicchi

anche quando non sono trasformati in farina

con la quale facciamo la polenta.

Con la spremitura otteniamo l'olio di mais

e con la fermentazione e distillazione

otteniamo le bevande alcoliche come bourbon e whisky.

Il mais trova anche utilizzo nell'industria chimica.





 Il MAIS È CONSIGLIABILEPER UNA DIETA SANA?





 Privo di glutine e ricco di ferro e minerali, il mais è utile in caso di anemia e adatto per chi soffre di celiachia. 

È una fonte di acido folico e vitamine B1, dunque indicato per le donne in gravidanza e i bambini a partire dalla prima infanzia. 

È particolarmente digeribile ed è ricco di fibra alimentare, 

per questo motivo è un buon alleato di stomaco e intestino. 

Le fibre contenute nel mais rallentano l’assorbimento 

degli zuccheri

contribuendo così a mantenere bassi i livelli di glicemia nel sangue. Inoltre la presenza di acidi fenolici presenti nel mais regolano l’assorbimento e il rilascio di insulina e quindi aiutano i diabetici. 

Inoltre, contribuisce a tenere bassi i livelli di colesterolo LDL (cattivo). Per questo è buon alleato per mantenere la linea in sostituzione agli alimenti contenenti troppo lievito, raffinati e con molti più grassi.  

Molte persone soffrono spesso di sensibilità al glutine, che può causare nausea, irritazione e gonfiore intestinale, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa. L’utilizzo del mais coltivato al 100% in modo naturale può essere un’ottima soluzione a questo tipo di problema.  

Inoltre, in situazioni di infiammazione intestinale quali diverticoli, morbo di Crohn, colite ulcerosa…è particolarmente consigliato l’utilizzo di alimenti privi di glutine per evitare un’ulteriore peggioramento dell’infiammazione. 

Per questo motivo considero i prodotti a base di mais, come ad esempio le gallette, un’ottima alternativa al pane.

Polenta amica dei celiaci

Al posto del pane o come sostituto della pasta, tutti i modi per impiegare in cucina un alimento della tradizione che è naturalmente senza glutine

La polenta 

è un alimento sicuro per i celiaci, in quanto non contiene glutine, pertanto può essere consumata tranquillamente, come parte di una dieta equilibrata e varia.


La polenta di mais è un piatto importante della tradizione gastronomica italiana, 

che può essere inserito in un’alimentazione sana ed equilibrata, 

accompagnato a una grande varietà di cibi. 

Sul piano strettamente nutrizionale la farina di mais, 

dopo essere stata cotta con acqua e sale, 

è una ricca fonte di carboidrati complessi (amido).



Gli amidi del mais sono ad alta digeribilità e a rapido assorbimento: una volta cotti, vengono infatti digeriti rapidamente dagli enzimi del nostro intestino e passano nel sangue sotto forma di glucosio, fornendo anche un pieno di energia, soprattutto per muscoli e cervello. 

La polenta contiene anche una quantità di proteine (7-8%) e un basso tenore di grassi: meno del 2%. Il contenuto calorico è di 280 kcal per una porzione standard preparata con 80g di farina.Tra i componenti minori della farina di mais, e quindi della polenta, ci sono alcune sostanze ad azione antiossidante e vitaminica presenti soprattutto nelle varianti “gialle” del mais: la luteina e la zeaxantina e la vitamina A. 

La farina di mais contiene invece pochissimo sodio, ed è adatta per chi desidera fare attenzione al sale, sempre che non se ne aggiunga troppo durante la preparazione. Il mais è un cereale naturalmente senza glutine per questo è adatto a tutti coloro che scelgono di fare attenzione alla propria alimentazione. Tutti i prodotti della gamma Polenta Valsugana sono inseriti nel Prontuario degli Alimenti ed. 2022/23 pubblicato dall’Associazione Italiana Celiachia.

Preparata già nel Medioevo con sfarinati di cereali poveri
leguminose e castagne, oggi viene proposta come specialità gastronomica 
- soprattutto in certe regioni del Nord che non hanno mai abbandonato 
la tradizione di preparare questa antica ricetta - e fatta, nella maggioranza 
dei casi, con farine di differenti varietà di granturco
In Valtellina e in molte valli bergamasche per la polenta taragna 
si usa un mix di farina di mais e farina di grano saraceno
In Veneto è tipica la polenta bianca. Se la varietà cambia il gusto, 
la granulometria modifica la sensazione in bocca: una farina a grana grossa 
risulta più rustica al palato, mentre una fine o finissima sarà più vellutata.

Come regola per la cottura si usano 4 parti di acqua per 1 di farina, ma a seconda 
della ricetta, o delle preferenze personali, si può fare più morbida o più soda. 
La ricetta, inoltre, è facilmente personalizzabile già nella preparazione sostituendo 
in parte l'acqua con il latte, come si fa per la polenta concia, o brodo. 
La polenta si presta alla preparazione di tantissimi piatti da quelli più classici 
come polenta e baccalà a quelli più sfiziosi e creativi come i cestini di polenta 

Cuocete per almeno 45 minuti sempre mescolando, dapprima con la frusta, poi con un mestolo 
di legno: verrà un polenta dalla consistenza soda. 
Se gradite, a fine cottura potete aggiungere un po' di latte, burro o formaggio.